Sardegna Winter Tour 2021 4 – 8 dicembre 2021

 
Testi e foto di Matteo Marinelli  R.T. Earth

Sardegna Winter Tour 2021, un viaggio nel viaggio quello proposto da HERERO 4X4 che, come da tradizione, nel mese di dicembre organizza per i suoi clienti un itinerario alla scoperta di questa magica regione, che quest’anno ci ha meravigliato, avvolgendosi in un candido manto invernale, regalandoci luci e atmosfere da sogno.

Il tragitto verso questa terra inizia sempre così: un’alba vista dal traghetto che dà vita a nuove emozioni e che già ti fa assaporare lo scopo del viaggio, con l’immaginazione che vola nel desiderio di voler iniziare quanto prima una nuova avventura. Anche se il cielo non promette nulla di buono e il vento è pungente, la vista di un gabbiano nell’orizzonte mette pace.

Giorno 1

Giusto il tempo di un piccolo briefing, caffè e brioche, e ci ritroviamo nuovamente in acqua, non sul traghetto e in acque salate, ma a bordo dei nostri Defender, attraverso le dolci acque di un guado. È così che ha inizio il nostro Winter Tour; trasferimenti su veloci sterrati in direzione Sud, passando tra aride colline e lussureggianti boschi, tra gli sguardi incuriositi di alcuni vitelli al pascolo.

Purtroppo con il ritardo accumulato dal traghetto causa maltempo, abbiamo dovuto sacrificare una parte di itinerario per arrivare nei tempi programmati ad Orgosolo. La vista del Supramonte inizia a farla da padrone, predominando e sovrastando le altre formazioni geologiche.

Giorno 2

Il secondo giorno ha inizio su uno sterrato meno veloce rispetto al precedente, ma lasciando lo spazio per divertirsi mettendosi alla prova in brevi varianti più tecniche e cercando di arrampicarsi su alcune linee tagliafuoco. Man mano che si sale o ci si addentra in parti meno battute, la vegetazione cambia in base alla quota; nel cuore del Supramonte si riesce ad assaporare ancora un’atmosfera selvaggia e anche il meteo sembra assecondare gli scenari che incontriamo, dal cielo terso del mattino con le nubi all’orizzonte a un provvidenziale diluvio nel mezzo della sosta per il pranzo; una pioggia che, raggiunti gli 800 metri s.l.m., diventa un primo assaggio della neve, lasciandoci stupiti ed entusiasti per quello che pensavamo fosse solo un caso.

Prima di rientrare a Orgosolo, Efisio, la nostra guida, sceglie un tracciato seguendo un corso d’acqua gonfio dalla pioggia e, se la neve mette entusiasmo, un fiume da attraversare rende ogni fuoristradista con uno snorkel come un bambino con stivali in gomma tra le pozzanghere.

Giorno 3

Nella notte i bagliori dei fulmini e il fragore dei tuoni lasciavano pensare ad un nuovo giorno, decisamente umido e freddo, invece, inaspettatamente, la mattinata è iniziata sotto una battente nevicata che ha trasformato completamente lo scenario. Le calcaree vette del Supramonte hanno ricordato a tutti in scala ridotta scenari degli Stati Uniti, cavalli al pascolo nella neve, mandrie di bovini che cercano riparo nella boscaglia e il lago Olai che in una schiarita ha riflesso il pallido azzurro del cielo, creando una sensazione di galleggiamento sulla sponda opposta.

In questa giornata speciale siamo arrivati a circa 1.300 s.l.m., il punto più alto raggiunto nel nostro viaggio. A quella quota il freddo era davvero pungente, ma il rimescolarsi di colori, dai verdi della macchia mediterranea agli arancioni e ocra delle pareti rocciose all’azzurro del cielo, ha scaldato gli animi di tutti, finchè, all’imbrunire, la nostra carovana ha proseguito verso a Sud, direzione Santa Maria Navarrese.

Giorno 4

Non si poteva venir fin qui senza avere un risveglio sul mare. Nel nostro ultimo giorno tutto è stato più lento, più tranquillo… O forse no?! Tornando verso Nord, abbiamo fatto sosta nell’agriturismo di Efisio, dove la sua famiglia ci ha preparato il maialino alla brace, come tradizione vuole. Di sicuro oltre al maialino, c’è la consapevolezza di aver creato nuove amicizie o consolidato quelle esistenti e, soprattutto, il desiderio di ritrovarsi in un nuovo viaggio tutti insieme per nuovi percorsi da scoprire.

Sardegna Winter Tour 2021

C’è una sola foto in cui ho chiesto ai protagonisti del viaggio di mettersi in posa, indicando direzioni differenti tra loro in quella che era una situazione un po’ particolare. L’ho fatto per due motivi: quello di avere un ricordo live in un momento di apparente smarrimento sulla corretta via da seguire, per scendere dalla sommità di quel monte fino a valle. Il secondo motivo è più personale: solo pochi giorni prima, appena arrivati a Olbia, non ci si conosceva, se non attraverso Davide. In quei pochi giorni ho visto una dozzina di sconosciuti legarsi tantissimo tra di loro, creando un gruppo di viaggio fantastico: mi piaceva l’idea di avere un’immagine in cui ognuno indicasse la prossima meta, vetta o sentiero da raggiungere per vivere una nuova avventura.